Claudia Pletscher è alla guida dell’unità Sviluppo e innovazione della Posta. Esplorare nuove strade, imparare dagli insuccessi e avanzare con spirito pionieristico: è quanto avviene quando la Posta si affaccia su mercati contigui e vuole soddisfare nuove esigenze dei clienti, spiega la responsabile dell’innovazione.
Nuove esigenze dei clienti, nuove tecnologie, nuove leggi e nuovi concorrenti determinano il nostro agire quotidiano. Svolgiamo il mandato della Posta di trasportare merci e informazioni in modo sicuro, anche nel mondo digitale, e proponiamo ai nostri clienti soluzioni moderne in un mondo in rapida evoluzione. In questo non ci limitiamo a ottimizzare costantemente i prodotti esistenti, ma esploriamo anche i mercati contigui e creiamo nuove offerte. Per rimanere rilevanti per i clienti è quindi logico e necessario puntare sulle innovazioni.
La Posta contribuisce da sempre alla modernizzazione della Svizzera.
Le battute d’arresto fanno parte del gioco perché con i progetti pilota facciamo un lavoro da pionieri. Servono per ricevere feedback, trarre insegnamenti e far maturare le idee per poi lanciarle sul mercato. Nelle nostre attività assimiliamo costantemente le scoperte e le evoluzioni più recenti. In tale ottica ogni passo è importante, anche quelli che sembrano essere passi indietro.
Sì. In qualità di principale azienda logistica del paese, siamo convinti che i mezzi di trasporto autonomi possano rendere la logistica e la mobilità più efficienti, più indipendenti dal fattore tempo e più ecologiche. Lo SmartShuttle nel centro storico di Sion o l’impiego dei droni e dei robot per le consegne nel settore sanitario ne sono già la prova tangibile. I mezzi di trasporto autonomi forniranno in futuro un importante contributo per un’infrastruttura moderna in Svizzera che andrà a vantaggio di tutti.
Tecnologie come l’internet delle cose, l’intelligenza artificiale o il blockchain daranno forma al nostro futuro. E proprio per questo anche in futuro valuteremo l’utilità di queste tecnologie per la popolazione e l’economia svizzere e le integreremo in modo opportuno nelle nostre offerte. Se non lo faremo, la Svizzera sarà dipendente dai gruppi stranieri.
Siamo passati ai fatti agendo oggi per il domani