Il partner di prima scelta anche in futuro

Per AutoPostale e per i suoi collaboratori e collaboratrici il 2019 è stato un anno intenso e impegnativo. Insieme al responsabile AutoPostale, Christian Plüss, gettiamo uno sguardo al passato e uno anche al futuro.

PortraitChristian Plüss Responsabile AutoPostale,
membro della Direzione del gruppo

Pensando all’anno d’esercizio appena concluso, quali sono stati i principali cambiamenti presso AutoPostale?

Per i nostri passeggeri per fortuna non è cambiato nulla. AutoPostale li ha trasportati da A a B con la sicurezza e l’affidabilità di sempre meritandosi così un alto grado di soddisfazione da parte dei suoi clienti. Il risultato è merito del personale di AutoPostale e una vera e propria prodezza perché dietro le quinte abbiamo completamente ristrutturato l’azienda trasformandola da un insieme decentralizzato di imprese regionali a un’organizzazione gestita in modo funzionale. Questa riorganizzazione è terminata all’inizio dell’estate.

Si è quindi concluso l’esame dei fatti illeciti che hanno interessato l’azienda?

La riorganizzazione ne è sicuramente un capitolo importante. Ci sono molti altri cambiamenti meno visibili, ma per questo non meno importanti. Ad esempio abbiamo modificato completamente la modalità di conteggio delle nostre prestazioni in modo da mostrare con trasparenza ai nostri committenti per che cosa pagano. Abbiamo modificato anche la struttura giuridica. Ora siamo di nuovo un’unica società: AutoPostale SA.

Il nostro obiettivo principale rimane quello di continuare a rafforzare la fiducia dei committenti.

Sembra tutto molto positivo, ma ci sono ancora sicuramente delle sfide da affrontare, no?

Il nostro obiettivo principale rimane quello di continuare a rafforzare la fiducia di Confederazione e Cantoni, committenti delle nostre prestazioni. Insieme a loro e ai nostri partner di settore vogliamo sviluppare ulteriormente il trasporto pubblico svizzero. Ma dobbiamo fare i conti anche con la concorrenza e per restare competitivi dobbiamo migliorare la nostra produttività ed efficienza. E naturalmente deve prima di tutto consolidarsi la nuova organizzazione.

Nei mesi scorsi la direzione di AutoPostale si è occupata a fondo della strategia aziendale. In quale direzione si sta andando?

Di sicuro anche fra dieci anni continueremo a guidare autopostali, tuttavia cambiano le aspettative nei confronti delle aziende attive nel settore della mobilità. La digitalizzazione offre nuove possibilità per un trasporto pubblico più flessibile. La sostenibilità è un altro tema chiave: vogliamo un trasporto pubblico il cui impatto sull’ambiente sia ridotto al minimo. E qui AutoPostale può giocare un ruolo pionieristico. Inoltre vediamo possibilità di sviluppo anche al di fuori del traffico regionale viaggiatori, ad esempio nel trasporto scolari e nel trasporto locale oppure nel servizio sostitutivo del trasporto ferroviario. Faremo tutto il possibile affinché anche in futuro AutoPostale sia il partner di prima scelta per i nostri clienti nel servizio pubblico.

Riorganizzazione di AutoPostale

Nel 2019 la Posta ha portato avanti sistematicamente la ricostruzione dei fatti illeciti presso AutoPostale e attuato le seguenti misure: la nuova direzione è stata completata in primavera sotto la guida di Christian Plüss e la precedente struttura organizzativa è stata smantellata e semplificata. La riorganizzazione si è conclusa sotto il profilo giuridico con l’iscrizione nel registro di commercio di AutoPostale SA nel giugno 2019. La Posta ha previsto per AutoPostale solo obiettivi qualitativi mentre gli obiettivi in termini di utili (EBIT) sono stati azzerati. Inoltre è stata cambiata società di revisione e la Posta ha venduto la sua società affiliata CarPostal France. La Posta si riserva inoltre la possibilità di ricorrere ad azioni di responsabilità civile. Le indagini penali di fedpol sono ancora in corso.