Intervista 

«Cerchiamo persone che abbiano voglia di crescere»

Trovare personale qualificato, promuovere la diversità e rafforzare la salute: sono queste le priorità della Posta che punta sul reclutamento per rendere l’azienda più versatile e dinamica, come spiega Valérie Schelker, responsabile Personale, nell’intervista che segue.

Signora Schelker, in che modo la Posta fa fronte alla carenza di forza lavoro specializzata?

Nel 2022 abbiamo messo a concorso quasi 3800 posti e trattato circa 62’000 candidature, escluse quelle del personale in formazione. Entro il 2026 avremo all’incirca tra 11’000 e 12’000 posti vacanti da occupare. «Tingi il futuro di giallo» è il messaggio che lanciamo sul mercato del lavoro, mostrando che la Posta offre molteplici possibilità e più di un centinaio di profili professionali. Assumiamo persone di cui riconosciamo le potenzialità anche se il profilo non soddisfa integralmente i requisiti richiesti e investiamo nella formazione e perfezionamento del nostro personale per far sì che abbia le carte in regola per affrontare le sfide del mondo del lavoro di oggi.

Alla Posta si può crescere professionalmente.

Valérie SchelkerResponsabile Personale, membro della Direzione del gruppo

Cosa è stato fatto lo scorso anno sul fronte della diversità?

Abbiamo fatto graduali passi avanti. Entro il 2024, in tutti i livelli quadri e nelle funzioni direttive previste dal CCL dovrà essere presente almeno il 30% di donne e il 20% di collaboratrici e collaboratori che parlano una lingua diversa dal tedesco. La «short list» per le posizioni di quadro deve essere bilanciata rispetto ai criteri di genere e lingua nazionale e le offerte d’impiego formulate di conseguenza. Accanto allo SmartWork che ci ha permesso di creare i presupposti per offrire modalità di lavoro flessibili, senza vincoli di tempo e luogo, intensifichiamo il numero di posti part time, in job sharing o top sharing, tutte formule che favoriscono la diversità. Attualmente alla Posta abbiamo già circa 70 duo di gestione che si suddividono le responsabilità direttive.

In che modo la Posta tutela e rafforza la salute del personale?

Nella spartizione e nel recapito, ad esempio, negli ultimi due anni abbiamo creato circa 500 nuovi posti per suddividere meglio la mole di lavoro. Inoltre abbiamo un’ampia offerta per quanto riguarda l’ambito della sicurezza sul lavoro e della protezione della salute e sensibilizziamo in particolare i responsabili sui temi legati alla salute e sulla prevenzione.

Quali sono le priorità per il 2023?

Le stesse che ho citato poc’anzi e, in aggiunta, quella della «gestione improntata alla salute». Perché i responsabili possono dare un contributo fondamentale, anche per favorire il ritorno al lavoro di persone che hanno subito malattie o infortuni.