Indagine AutoPostale

Ricostruzione rigorosa dei fatti nel 2018

Per la Posta e in particolare per AutoPostale, il 2018 non è stato affatto un anno semplice: nell’ambito dell’attività di revisione ordinaria, l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha sottoposto a verifica il conteggio delle prestazioni tra le società di AutoPostale Svizzera SA, riscontrando non solo alcune irregolarità in relazione al rapporto sull’impiego dei sussidi nell’ambito del traffico regionale viaggiatori su commissione per il periodo 2007–2015, ma anche prezzi di trasferimento eccessivi nel 2016. Per anni AutoPostale aveva condotto una pratica contabile illecita, percependo così indennità troppo elevate per i servizi forniti nell’ambito del trasporto pubblico. Intenzionata a fare piena luce sui fatti, a novembre 2017 la Posta ha avviato immediatamente delle indagini affidate a esperti indipendenti. Successivamente il presidente del Consiglio di amministrazione Urs Schwaller ha annunciato che la Posta avrebbe restituito sia alla Confederazione che ai Cantoni fino all’ultimo franco dovuto.

Conseguenze delle indagini

A giugno 2018 la Posta ha comunicato i risultati del rapporto di indagine esterna e della perizia condotta da esperti indipendenti. In entrambi i casi sono emersi chiaramente la gravità dei trasferimenti contabili illeciti attuati presso AutoPostale, quanto questi si siano protratti per anni e le modalità con cui sono avvenute le manipolazioni. Il Consiglio di amministrazione ha quindi tratto le opportune conseguenze a livello operativo e di personale, compiendo così un primo passo verso un nuovo inizio. A causa del venir meno della fiducia, l’intera direzione di AutoPostale è stata esonerata dai suoi incarichi e anche la direttrice generale Susanne Ruoff ha lasciato l’azienda.

Dal punto di vista operativo è stato tra l’altro annunciato l’annullamento della riorganizzazione denominata IMPRESA. Questa struttura societaria di tipo holding, varata nel 2014 e introdotta il 1° gennaio 2016, sarebbe servita a garantire utili attraverso prezzi di trasferimento gonfiati tra le società affiliate di AutoPostale. A partire dal 2019, IMPRESA sarà invece sostituita da una forma organizzativa trasparente e funzionale. Inoltre sarà valutata l’opportunità di un ritiro pianificato dalle attività sul mercato del traffico viaggiatori in Francia.

Rimborso degli importi dovuti

Sotto la guida dell’UFT e in collaborazione con la Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici (CTP), durante i mesi estivi è stato stabilito l’importo del rimborso spettante alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni. A settembre 2018 la Posta ha comunicato che AutoPostale avrebbe provveduto a rimborsare per intero a Confederazione e Cantoni le indennità percepite in maniera illecita. In linea con tali disposizioni, AutoPostale ha assicurato che avrebbe effettuato rimborsi per 188,1 milioni di franchi, comprensivi di interessi, relativamente agli anni 2007–2018, a cui avrebbe aggiunto restituzioni volontarie del valore di 17,2 milioni per gli importi ante­cedenti al 2007, ormai caduti in prescrizione.

Sotto la direzione dell’UFT e della CTP, il 14 dicembre 2018 AutoPostale ha sottoscritto l’accordo quadro ai sensi del quale la Posta ha potuto versare le somme dovute ai Cantoni e alla Confederazione. Le operazioni di rimborso prevedevano inoltre un’ulteriore verifica da parte della Posta di tutti gli importi e dei numerosi documenti disponibili. Oltre a questi controlli, la Posta ha invitato i suoi collaboratori a comunicare eventuali integrazioni. È stato quindi stabilito che sette Comuni avrebbero dovuto ricevere in totale dalla Posta 2,9 milioni di franchi. La Posta ha provveduto a rimborsare anche questi importi.

A buon punto con gli altri provvedimenti

A fine 2018 l’azienda era a buon punto anche con le altre misure: tutte le posizioni vacanti sono state debitamente occupate, compresa quella del nuovo direttore generale. A giugno inoltre il Consiglio di amministrazione ha deciso di sostituire la società di revisione per l’anno d’esercizio 2019. A seguito della gara d’appalto condotta nel frattempo, il mandato è stato assegnato alla società EY. In aggiunta, il programma di compliance annunciato in materia di diritto dei sussidi verrà implementato nel 2019. La Posta, infine, sta ancora verificando la possibilità di far valere azioni di responsabilità e risarcimenti danni. Le prime decisioni in merito sono attese per la primavera del 2019.

Con i rimborsi versati alla Confederazione e ai Cantoni, la Posta ha tenuto fede all’impegno di restituire fino all’ultimo franco dovuto. Ciò ha costituito per la Posta nel 2018 un traguardo importante negli sforzi compiuti per far luce sugli eventi che hanno travolto AutoPostale, nonché un requisito fondamentale per un nuovo inizio nel 2019.

Cronologia

Novembre 2017: indizi di contabilizzazioni illecite presso AutoPostale
– Febbraio 2018: comunicazione e ricostruzione dei fatti
– Giugno 2018: conseguenze a livello operativo e di personale a seguito dell’indagine
– Settembre 2018: definizione degli importi dovuti e delle modalità di rimborso insieme all’UFT e alla CTP
– Dicembre 2018: conclusione dell’accordo sul rimborso con la Confederazione e i Cantoni