Il servizio universale del futuro
Portare avanti il dialogo sul futuro
Quella svizzera è oggi l’organizzazione postale numero uno al mondo. Per mantenere questo primato, occorre ridefinire il servizio universale del futuro. Le discussioni in merito hanno preso il via nell’anno in esame.
Quali prestazioni dovrà fornire la Posta a partire dal 2030 in regime di servizio universale? Di questo devono discutere ora in Svizzera tutti gli attori coinvolti: politica, economia e società. Al centro c’è la Posta, con le sue competenze e i suoi quasi 175 anni d’esperienza.
I punti cardine di cui l’azienda deve tenere conto per l’organizzazione del servizio pubblico di domani sono tre.
- Il servizio pubblico deve rispondere alle esigenze attuali e future della popolazione e delle imprese in Svizzera e, anche dopo il 2030, dovrà prevedere prestazioni fisiche e digitali per la clientela.
- Proporre un’offerta adeguata di servizi logistici è da sempre l’elemento chiave del mandato di servizio pubblico della Posta. Alla luce dei cambiamenti della società il servizio universale deve però evolvere, da un lato per soddisfare le richieste della popolazione e dall’altro per poter continuare a essere finanziato. In altre parole, per garantire un rapporto costi-benefici ottimale dal punto di vista sociale. I flussi di merci e informazioni devono essere orientati in modo efficiente e sostenibile, senza perdere di vista le necessità della clientela nelle regioni rurali e urbane del paese.
- Dalla digital health al voto elettronico, la Posta gestisce e sviluppa piattaforme digitali ed ecosistemi aziendali che presuppongono una comunicazione digitale semplice e sicura, non da ultimo nel rapporto con la cittadinanza e la pubblica amministrazione. Grazie alla sua presenza capillare sul territorio, l’azienda contribuisce attivamente alla promozione delle competenze digitali della popolazione svizzera.
Con la strategia «Posta di domani» dà alla Confederazione e al Parlamento il tempo necessario e il margine di manovra per definire il servizio pubblico dal 2030 senza pressioni economiche impellenti. L’azienda continuerà a impegnarsi attivamente nel dialogo intrapreso. Per una Svizzera forte con una Posta forte.
Intervista a Christian Levrat e Roberto Cirillo Strategia «Posta di domani» posta.ch/politicaContributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile
Il dibattito politico è iniziato
A inizio 2022 una commissione di esperti presieduta dall’ex consigliera agli Stati Christine Egerszegi ha espresso in un rapporto le proprie considerazioni sul ruolo che la Posta dovrà ricoprire in futuro. Anche se l’azienda non condivide tutte le misure proposte, le analisi elaborate coincidono sostanzialmente con quelle formulate dal gruppo nel 2019 e utilizzate come base per l’attuale strategia «Posta di domani» (2021–2024). Il dibattito politico per i prossimi anni può dirsi, dunque, iniziato.