Il servizio universale del futuro 

Portare avanti il dialogo sul futuro

Quella svizzera è oggi l’organizzazione postale numero uno al mondo. Per mantenere questo primato, occorre ridefinire il servizio universale del futuro. Le discussioni in merito hanno preso il via nell’anno in esame.

Quali prestazioni dovrà fornire la Posta a partire dal 2030 in regime di servizio universale? Di questo devono discutere ora in Svizzera tutti gli attori coinvolti: politica, economia e società. Al centro c’è la Posta, con le sue competenze e i suoi quasi 175 anni d’esperienza.

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I punti cardine di cui l’azienda deve tenere conto per l’organizzazione del servizio pubblico di domani sono tre.

Con la strategia «Posta di domani» dà alla Confederazione e al Parlamento il tempo necessario e il margine di manovra per definire il servizio pubblico dal 2030 senza pressioni economiche impellenti. L’azienda continuerà a impegnarsi attivamente nel dialogo intrapreso. Per una Svizzera forte con una Posta forte.

Intervista a Christian Levrat e Roberto Cirillo Strategia «Posta di domani» posta.ch/politica
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Contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile

Industria, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili

Il dibattito politico è iniziato

A inizio 2022 una commissione di esperti presieduta dall’ex consigliera agli Stati Christine Egerszegi ha espresso in un rapporto le proprie considerazioni sul ruolo che la Posta dovrà ricoprire in futuro. Anche se l’azienda non condivide tutte le misure proposte, le analisi elaborate coincidono sostanzialmente con quelle formulate dal gruppo nel 2019 e utilizzate come base per l’attuale strategia «Posta di domani» (2021–2024). Il dibattito politico per i prossimi anni può dirsi, dunque, iniziato.