Trasporti pubblici di persone 

AutoPostale spinge sull’elettrico

AutoPostale porta avanti con coerenza la sua strategia di elettrificazione. Principale azienda di trasporto su strada della Svizzera, intende convertire l’intero parco veicoli aziendale ai motori alternativi. A tale scopo nell’anno in esame ha implementato anche un nuovo piano di trasporto pubblico con autobus elettrici e navette nella valle di Saas.

Con 45 autobus a batteria attualmente in uso, AutoPostale dimostra che la mobilità elettrica funziona, anche in condizioni geografiche impegnative. «Da leader nel trasporto su strada in Svizzera vogliamo assumere un ruolo di pioniere nel campo della mobilità rispettosa del clima», afferma Mark Bögli, responsabile Trasformazione ElMo presso AutoPostale. «Entro il 2035 intendiamo convertire l’intera flotta composta da circa 2300 veicoli a motori alternativi in modo da azzerare le emissioni di CO₂ generate dai veicoli». Poiché nel traffico regionale viaggiatori e nel trasporto locale AutoPostale lavora a stretto contatto con la Confederazione, i Cantoni e i Comuni che commissionano e co-finanziano l’offerta, questi partner vengono coinvolti da vicino anche per la conversione del parco veicoli. Nel primo trimestre del 2025 sulle strade svizzere dovrebbero circolare già 100 autopostali elettrici alimentati al 100% da corrente elettrica proveniente da fonti di energia rinnovabili di origine svizzera.

Entro il 2035 convertiremo il parco veicoli ai motori alternativi in modo da azzerare le emissioni di CO₂.

Mark Bögli Responsabile Trasformazione ElMo

In viaggio nella valle di Saas nel rispetto del clima

L’esperienza positiva dei Grigioni, dove circolano attualmente undici autopostali elettrici, ha dimostrato che anche nelle regioni montane è possibile passare dai motori alimentati con combustibili fossili a quelli a batteria. Dal 2024 anche nella valle di Saas sono in funzione, durante la stagione invernale, quattro nuovi autopostali elettrici che conducono i passeggeri da Saas-Grund e Saas-Almagell a Saas-Fee accompagnandoli fino alla stazione a valle dell’Alpin Express, punto di partenza ideale per accedere ai servizi del comprensorio sciistico. A Saas-Fee sono stati introdotti, inoltre, due e-shuttle che nel fine settimana effettuano corse ogni sei minuti. Moderni e privi di barriere, questi veicoli si inseriscono in un’ampia offerta di trasporto pubblico che consente alla popolazione locale e ai turisti di spostarsi rispettando il clima e in modo decisamente più silenzioso all’interno della valle.

Sulla scia di quest’esperienza positiva, nell’estate del 2024 l’Alto Vallese ha deciso di sperimentare l’utilizzo di autopostali elettrici su varie linee. Da dicembre 2025 anche sulla linea urbana Brig-Glis−Naters−Bitsch saranno in funzione sei autopostali di questo tipo.

La transizione elettrica richiede un approccio globale

«Per passare all’elettrico non basta convertire il parco veicoli», spiega Mark Bögli, «ma occorre ripensare l’intero sistema e coordinare accuratamente tra loro orari, mezzi, infrastruttura di ricarica e impieghi del personale». Attualmente l’attenzione è rivolta in particolare agli autobus a batteria con un’autonomia media di circa 250 chilometri per ricarica. L’autonomia giornaliera può essere aumentata ricaricando la batteria più volte al giorno, a brevi intervalli ai capolinea oppure durante le pause nel deposito, ad esempio nell’ora di pranzo. Nelle aree montane le batterie possono essere ricaricate anche durante la discesa a valle e le ripetute frenate. «Grazie ai rapidi progressi della tecnologia, nei prossimi anni la capacità e la redditività degli autobus a batteria migliorerà notevolmente», commenta Mark Bögli. «Maggiore è il chilometraggio percorso e più un autobus a batteria rende».